Le Scritture di Assestamento
/0 Commenti/in Contabilità generale, RAGIONERIA /da adminLe Scritture di Assestamento vengono redatte al 31/12 e consentono di trasformare i valori di Conto in Valori di Bilancio nel rispetto del PRINCIPIO DELLA COMPETENZA ECONOMICA. Tali scritture hanno lo scopo di Completare, Integrare e Rettificare i Valori contabili aziendali per consentire la determinazione del Reddito di esercizio e del Patrimonio di Funzionamento.
Le scritture di COMPLETAMENTO: Rilevano costi e Ricavi interamente di Competenza dell’esercizio ma non ancora contabilizzati , perché avranno Manifestazione Finanziaria al termine dell’esercizio stesso . Le scritture di Completamento riguardano : Crediti e Debiti da Liquidare, Interessi attivi e Passivi maturati sul C/C Bancario, TFR maturato nell’esercizio a favore dei dipendenti, Stralcio di crediti sicuramente inesigibile, Imposte dirette di Competenza.
Le scritture di INTEGRAZIONE rilevano Costi e Ricavi di Competenza Economica dell’esercizio ma non ancora contabilizzati perché avranno manifestazione finanziaria futura. I Costi ed i Ricavi parzialmente maturati nell’esercizio devono essere aggiunti cioè integrati e sono misurati da Valori finanziari Presunti. Le scritture di Integrazione riguardano: Ratei , Fondo Rischi e Fondo Svalutazione Crediti , Fondi oneri Futuri.
Le Scritture di RETTIFICA rinviano agli esercizi futuri costi e ricavi già contabilizzati ma di Competenza economica futura . Le quote di Costi e ricavi con Manifestazione Finanziaria anticipata devono essere escluse dal calcolo del reddito di periodo, per tale motivo vengono considerate costi e ricavi sospesi. Le scritture di Rettifica riguardano la rilevazione di : Risconti Attivi e passivi. Rimanenze di Magazzino, Rimanenze di lavori in corso.
Le Scritture di AMMORTAMENTO è un procedimento che consente di ripartire sistematicamente ripartiscono nel tempo un costo Pluriennale (Impianti, Attrezzature, Beni Immateriali…) considerando la residua possibilità di utilizzazione. L’impresa deve predisporre un Piano di Ammortamento che tenga conto dei seguenti elementi :
-
Valore da ammortizzare:differenza tra costo di Acquisto e Presunto Valore di Realizzo del Bene;
-
Durata : periodo di tempo per il quale il bene strumentale sarà impiegato;
-
Criterio di Ammortamento: criterio di ripartizione del costo del bene strumentale. Il criterio può essere matematico ed economico. Nel primo caso si utilizzano formule matematiche e si predispongono piani ammortamento a quote costanti o decrescenti; nel secondo caso si tiene conto della residua possibilità di utilizzo del bene.
Esercizi di Contabilità e Bilancio (Simulazione Prof. D’Alessio)
/0 Commenti/in Contabilità generale, RAGIONERIA /da adminBILANCIO D’IMPRESA /CONTABILITÀ E BILANCIO
Esercizio n. 1
La Alfa Spa detiene al 31/12/2015, brevetto , acquistato in data 17/05/2013 al prezzo di euro 480.000 e destinato ad essere ammortizzato in 5 quote costanti. Al 31/12/2015, dopo l’imputazione della quota di ammortamento, l’azienda procede all’ impairment test con il seguente esito: valore di mercato=180.000 ; valore d’uso=186.000
Il candidato proceda a indicare nelle corrispondenti celle (importi in euro senza decimali)
Fondo ammortamento al 31/2/2014 |
192.000 |
B. 10. c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni del conto economico civilistico dell’esercizio 2015 |
6.000 |
B.10.a) Ammortamento delle Immobilizzazioni immateriali del conto economico civilistico dell’esercizio 2016 |
93.000 |
Impianti e macchinari al 31/12/2017 |
0 |
Esercizio n. 2
La Beta spa ha acquistato, in data 1/04/2013 un impianto del costo di euro 2.500.000; costi amministrativi e generali 150.000. oneri accessori di acquisto di diretta imputazione euro 200.000; Il piano di ammortamento prevede : inizio 2013 durata fisica tecnica 8 anni , durata economica 5 anni;
valore di realizzo per stralcio =euro 150.000; quote di ammortamento decrescenti
Valore da ammortizzare |
2.550.000 |
B.10.b) Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali del conto economico civilistico dell’esercizio 2014 |
680.000 |
Fondo Ammortamento 2016 |
2.380.000 |
B.II .2) Impianti e macchinari dello stato patrimoniale civilistico al 31/12/2017 |
150.000 |
Esercizio n. 3
La BETA spa presenta la seguente situazione dei crediti commerciali al 31/12/2015: crediti scaduti euro 120.000, scadenza media 18/10/2015; crediti non scaduti euro 400.000. Il tasso di interesse annuo moratorio è pari al 5,5% (calcolo in giorni, anno commerciale). Si procede a svalutare i crediti per interessi di mora del 40%.
Il candidato proceda a indicare nelle corrispondenti celle (importi in euro, senza decimali)…
C.16.d) Altri proventi finanziari del conto economico civilistico dell’esercizio 2015 |
1.320 |
B.10.d) Svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide del conto economico civilistico dell’esercizio 2015 |
528 |
C.II.1) Crediti vs Clienti dello stato patrimoniale civilistico al 31/12/2015 |
520.792 |
Esercizio n. 4
La Alfa spa ha acquistato, in data , 10/12/2012, un impianto del costo storico di euro 950.000 L’impianto è formato da : componente meccanico da euro 900.000; componente informatica da euro 30.000; componente plastica da euro 20.000. La componente meccanica viene ammortizzata in 5 anni; la componente informatica in 4 anni; la componente plastica in 3 anni. L’ammortamento inizia del 2013
Il candidato proceda a indicare nelle corrispondenti celle (importi in euro, senza decimali)…
Quota ammortamento componente meccanica |
180.000 |
Quota ammortamento componente plastica |
6.667 |
B.10.b)Ammortamenti delle Immobilizzazioni immateriali del conto economico civilistico dell’esercizio 2013 |
194.167 |
B.II.2)Impianti e Macchinari dello Stato Patrimoniale civilistico al 31/12/2015 |
367.499 |
Esercizio n. 5
La Alfa spa procede alla costruzione in economia di un impianto industriale secondo i seguenti dati:
-
inizio lavori 2/03/2013
-
fine lavori 30/9/2015
-
costi sostenuti nel 2013: manodopera 100.000, materie prime 80.000 e altri costi indiretti 20.000;
-
costi sostenuti nel 2014: manodopera 70.000, materie prime 60.000 e altri costi indiretti 10.000;
-
costi sostenuti nel 2015: manodopera 50.000, materie prime 60.000 e altri costi indiretti 4.000;
Il candidato proceda a indicare nelle corrispondenti celle (importi in euro, senza decimali)…
B.II. 5) Immobilizzazioni in corso e acconti al 31/12/2014 |
340.000 |
A.4 )Incrementi per lavori interni del conto economico al 31/12/2015 |
114.000 |
Impianti e macchinari al 31/12/2015 |
454.000 |
Esercizio n. 6
La Alfa Spa ha acquistato in data 10/12/2013 un automezzo del costo storico di 650.000 euro, oneri accessori di diretta imputazione 20.000. Valore di realizzo per stralcio 70.000. Si ammortizza in 5 anni a quote costanti. Il bene entra in funzione il 01/01/2014
Anno |
Costo storico |
Valore da ammortizzare |
Ammort. |
F. ammortamento |
Valore residuo da ammortizzare |
Valore contabile di bilancio |
2014 |
670.000 |
600.000 |
120.000 |
120.000 |
480000 |
550.000 |
2015 |
670.000 |
600.000 |
120.000 |
240.000 |
360000 |
430.000 |
2016 |
670.000 |
600.000 |
120.000 |
360.000 |
240000 |
310.000 |
2017 |
670.000 |
600.000 |
120.000 |
480.000 |
120000 |
180.000 |
2018 |
670.000 |
600.000 |
120.000 |
600.000 |
0 |
70.000 |
Costo storico |
670.000 |
B.10.b) Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali del conto economico civilistico dell’esercizio 2017 |
120.000 |
Fondo Ammortamento 2018 |
600.000 |
B.II .2) Impianti e macchinari dello stato patrimoniale civilistico al 31/12/2018 |
70.000 |
ESERCIZIO N. 7
La Alfa Spa al 31/12/2015 procede all’impairment test sui seguenti impianti
Impianto | Costo Storico | Fondo | Vaolre di mercato | Valore d’uso | Svalutazione |
x | 35.000 | 40.000 | 7900 | 8300 | NON NECESSARIA |
y | 8.900 | 8.000 | 700 | 750 | 150 |
z | 15.000 | 12.000 | 3.000 | 3.200 | NON NECESSARIA |
B. 10. c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni del conto economico civilistico dell’esercizio 2015 |
150 |
Esercizio n 8
La zeta spa al 31/122015 procede alla valutazione analitica dei crediti
Cliente | Importo | Scadenza | Esito | f. sval. al 31/12/2014 | Svalutazione | Importo netto |
X | 80.000 | 2/11/2016 | Inesigibile al 5% | 0 | 4.000 | 76.000 |
Y | 150.000 | 10/11/2015 | Inesigibile per il 10% | 15.000 | 150.000 | |
Z | 170.000 | 10/09/2015 | Inesigibile per il 7% | 11.900 | 158.100 | |
400.000 | 15.900 | 384.100 |
Esercizio n 9
Valutazione rimanenze Prodotti
Data |
Operazione |
Quantità |
Prezzo |
Corrispettivo |
01/01/2012 |
Esistenze iniziali |
15 |
40 |
600 |
12/02/2012 |
Acquisto |
20 |
50 |
1000 |
11/04/2012 |
Vendita |
30 |
80 |
2400 |
15/07/2012 |
Acquisto |
5 |
55 |
1050 |
21/09/2012 |
Acquisto |
5 |
60 |
300 |
01/10/2012 |
Vendita |
20 |
75 |
1500 |
Costo medio ponderato di periodo( scorte iniziali e acquisti) |
500 |
LIFO continuo (si parta nel calcolo dalle rimanenze iniziali e fino ad esaurimento del lotto) |
475 |
FIFO |
575 |
LIFO a scattti |
400 |
A) Variazione Rimanenze Prodotti finiti nel Conto Economico |
125 |
C) I. Rimanenze finali prodotti Stato Patrimoniale |
475 |
Perdite su Crediti e Svalutazioni Crediti
/0 Commenti/in Contabilità generale, RAGIONERIA /da adminValutazione dei Crediti commerciali al 31/12
Alla fine del periodo amministrativo per determinare il reddito dell’esercizio ed il patrimonio di funzionamento, è necessario verificare l’esigibilità dei singoli crediti. A questo fine i crediti possono essere suddivisi in :
-
crediti sicuramente esigibili, che non richiedono rettifiche ;
-
crediti di dubbia e parziale esigibilità, che richiedono un’operazione di rettifica ;
-
crediti sicuramente inesigibili, che devono essere stralciati.
I crediti sicuramente inesigibili riguardano i debiti che risultano irreperibile o situazione di assoluta incapacità a far fronte agli impegni assunti o verso i quali le procedure di recupero dei crediti si sono concluse con esito negativo . Tali crediti possono essere :
-
già scaduti , in questo caso sono iscritti nei conti crediti insoluti o cambiali insolute;
-
non ancora scaduti, in questo caso sono iscritti nei conti crediti v/clienti o cambiali attive;
Tali crediti possono essere eliminati dal patrimonio aziendale attraverso un’operazione di stralcio che viene registrata in in P.D. Nel conto Perdite su Crediti .
I crediti di dubbia e parziale esigibilità richiedono un’attenta valutazione, per ogni credito occorre determinare la perdita per inesigibilità che si teme di dover subire e procedere alla svalutazione indiretta da iscrivere nel Fondo svalutazione Crediti. Inoltre, per fronteggiare il rischio globale di perdite dovuto a situazioni di inesigibilità non ancora manifestatesi , si procede ad una svalutazione forfettaria che si iscrive nel Fondo Rischi su Crediti
Esercizio n.1
L’impresa Mario Rossi, dopo un’attenta analisi dei crediti, decide di stralciare dalla propria contabilità i seguenti crediti ritenuti sicuramente inesigibili :
-
credito insoluto di 1.900 euro;
-
cambiale insoluta di 1.300 euro;
Svolgimento
Al 31/12n in sede di scritture di assestamento si rileverà :
Data |
Conto |
Dare |
Avere |
31/12 |
Perdite su crediti |
3.200 |
|
31/12 |
Crediti insoluti |
1.900 |
|
31/12 |
Cambiali insolute |
1.300 |
|
Stralcio crediti e cambiali |
Esercizio n.2
L’impresa Beta presentata a fine esercizio i crediti di natura commerciale per un valore di 85.500 euro. Tra questi figurano:
-
un credito verso il cliente Rossi di 6.250 euro, sicuramente inesigibile;
-
un credito verso il cliente Bianchi di 8.980 euro per il quale si stima una perdita del 50%.
Sulla base dei dati dei passati esercizi l’impresa ritiene di subire ulteriori perdite del 2% del presunto valore di realizzo specifico dei crediti, dovuti ad insolvenze e contestazioni non ancora manifestatesi.
Procediamo a redigere le registrazioni in Partita Doppia.
Svolgimento
Crediti sicuramente Esigibili :
Crediti commerciali : 85.500
-
Crediti di sicura inesigibilità =6.250
-
Crediti di dubbia esigibilità (8.980*50/100)=4.490
= Crediti sicuramente esigibili =74.760
Svalutazione generica = 74.760*2/100=1.495,2
=Presunto calore di realizzo dei crediti = 74.760-1.495.2=73.264,8
Data |
Conto |
Dare |
Avere |
31/12 |
Perdite su crediti |
6.250 |
|
31/12 |
Crediti vs clienti |
6.250 |
|
Stralcio crediti |
|||
31/12 |
Svalutazione crediti |
4.490 |
|
31/12 |
Fondo svalutazione Crediti |
4.490 |
|
Svalutazione crediti dubbi |
|||
31/12 |
Svalutazione crediti |
1.495,2 |
|
31/12 |
Fondo Rischi su crediti |
1.495,2 |
|
Svalutazione generica |
Riparto Utili in presenza di Costi di Impianto
/2 Commenti/in Contabilità generale, RAGIONERIA /da adminRiparto e Pagamento dell’utile in presenza di costi di impianto da ammortizzare
La Alfa spa, con capitale sociale formato da 100.000 azioni (valore nominale 50 euro) sostiene, al momento della costituzione costi di impianto per 25.000, euro da ammortizzare in 5 anni a quote costanti. La spa chiude il suo primo esercizio con un utile netto di 20.500 euro e il secondo esercizio con un utile netto di 150.000 euro. Oltre all’accantonamento alla riserva legale, è previsto dall’atto costitutivo quello del 10% alla riserva statutaria .
Presentiamo e commentiamo:
-
il piano di ammortamento dei costi di impianto e i progetti di riparto utili degli esercizi in considerazione;
-
le scritture il P.d. Relative al riparto e al pagamento dell’utile nel secondo esercizio con arrotondamento al centesimo di euro, tenendo presente che 20.000 azioni sono possedute da soggetti nettisti.
Svolgimento
Piano di Ammortamento Costi di Impianto
Anno |
Quota di ammortamento |
Fondo ammortamento |
Valore residuo |
1 |
5.000 |
5.000 |
20.000 |
2 |
5.000 |
10.000 |
15.000 |
3 |
5.000 |
15.000 |
10.000 |
4 |
5.000 |
20.000 |
5.000 |
5 |
5.000 |
25.000 |
0 |
Primo Esercizio
L’art. 2426, del codice civile, vieta la distribuzione di utili in presenza di costi di impianto e di ampliamento da ammortizzare, a meno che non vi sia un accantonamento per l’importo sufficiente a coprirli nella riserva straordinaria che, fino a copertura dei costi da ammortizzare, non è distribuibile; nel primo anno, essendo presenti i costi di impianto da ammortizzare per 20.000 euro, non è possibile distribuire utili agli azionisti; tutto l’utile che residua dopo l’accantonamento ala riserva legale e alla riserva statutaria è perciò destinato alla riserva straordinaria.
Utile d’esercizio |
20.500 |
|
5% riserva legale |
1.025 |
|
10% riserva statutaria |
2.050 |
-4.575 |
15.925 |
||
Riserva straordinaria a copertura costi di Impianto |
-15.925 |
In Partita Doppia
Data |
Conti |
Data |
Avere |
24/04 |
Utile d’esercizio |
20.500 |
|
24/04 |
Riserva legale |
1.025 |
|
24/04 |
Riserva statutaria |
2.050 |
|
24/04 |
Riserva straordinaria |
15.925 |
Secondo Esercizio
Dopo la seconda quota di ammortamento i costi di impianto risultano iscritti nello stato patrimoniale per 15.000 euro; poiché la riserva straordinaria, che ammonta a 15.925 euro, copre i costi di impianto da ammortizzare, diventa possibile distribuire i dividendi nel rispetto della norma del codice civile; sarebbe altresì distribuibile, se l’assemblea dei soci lo deliberasse,anche la parte di riserva straordinaria in eccedenza rispetto ai costi di impianto da ammortizzare (nel nostro caso pari a 925) . supponendo che tale quota in eccesso venga mantenuta per motivi precauzionali nella riserva straordinaria, il progetto di riparto dell’utile è il seguente :
Utile d’esercizio |
150.000 |
|
5% riserva legale |
7.500 |
|
10% riserva statutaria |
15.000 |
22.500 |
Utile al netto delle riserve |
172.500 |
|
Dividendo (172.500/100.000) |
1,725 |
|
Arrotondamento |
0,005 |
|
Azionisti c/ dividendi |
172.000 |
|
Utile a nuovo |
500 |
In Partita Doppia
Data |
Conti |
Data |
Avere |
24/04 |
Utile d’esercizio |
150.000 |
|
24/04 |
Riserva legale |
7.500 |
|
24/04 |
Riserva statutaria |
15.000 |
|
24/04 |
Azionisti c/dividendi |
172.000 |
|
24/04 |
Utile a nuovo |
500 |
Debiti per ritenute 20.000(azioni) * 1,72*26%= 8.944
Data |
Conti |
Data |
Avere |
24/04 |
Azionisti c/dividendi |
172.000 |
|
24/04 |
Debiti per ritenute da versare |
8.944 |
|
24/04 |
Banca cc |
163.056 |
Acquisto Azioni Proprie
/0 Commenti/in Contabilità generale, RAGIONERIA /da adminACQUISTO DI AZIONI PROPRIE
L’acquisto di azioni proprie è l’operazione attraverso la quale la società riacquista le sue stesse azioni . Tale operazione può essere effettuata per diversi scopi :
-
per liquidare un socio che recede;
-
per ridurre il capitale sociale;
-
per creare una riserva di titoli che potrà essere usata per l’acquisto e/o scambio di azioni con altre società;
-
sostenere il prezzo delle azioni.
Indipendentemente dagli scopi, l’acquisto di azioni proprie è sempre subordinato alla presenza in bilancio di un’apposita riserva indisponibile di importo pari al valore delle azioni acquistate.
Se l’acquisto delle azioni proprie viene fatto per scopi diversi dalla riduzione di capitale sociale occorre rispettare le limitazioni imposte dalla legge, in particolare artt. 2357 e 2358 del cc.
Un particolare limite prevede che la somma per il riacquisto non può eccedere la somma degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato.
Esempio
La Simit spa presenta la seguente composizione del Patrimonio netto, risultante dall’ultimo bilancio approvato:
-
Capitale sociale 1.500.000 (diviso in azioni del valore nominale di 10 euro)
-
Riserva legale 300.000
-
Riserva sovrapprezzo azioni 150.000
-
Riserva straordinaria 200.000
-
Utili a nuovo 1.150
Il 10/07 l’assemblea straordinaria delibera l’acquisto di 12.000 azioni proprie al prezzo compreso 9,85 euro e 10,25 euro, alla fine di rivenderle appena se ne presenti l’occasione favorevole. Il successivo 14/08, in esecuzione della delibera, le azioni sociali vengono acquistate a mezzo banca al prezzo di 10,20 euro.
Verifica se sono rispettate le condizioni di legge della delibera assembleare e redigi le scritture in P.D.
Svolgimento
La Simit spa ha un capitale sociale rappresentato da 150.000 azioni del valore nominale di 10 euro; secondo quanto stabilito dal codice civile, se la società è aperta al mercato del capitale di rischio, il consiglio di amministrazione può essere autorizzato ad acquistare al massimo il 10% di 150.000, cioè 1500 azioni proprie. Tale limitazione non si applica nelle società chiuse. Occorre inoltre verificare se la somma spesa per l’acquisto rientra nei limiti delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato . La riserva legale non è disponibile perchè esattamente uguale al limite del 20% del capitale sociale , sono invece disponibili la Riserva straordinaria di 200.000 e la Riserva Sovraprezzo azioni di 150.000. L’acquisto avviene a 10,20 e l’importo speso dagli amministratori è 10,20*12.000=122.400
Essendo rispettati ii vincoli legislativi, l’operazione di acquisto è valida.
In Partita doppia
Data |
Conti |
Dare |
Avere |
10/07 |
Azioni proprie |
122.400 |
|
10/07 |
Banca cc |
122.400 |
|
Acquisto 15.000 azioni proprie |
|||
10/07 |
Riserva straordinaria |
122.400 |
|
10/07 |
Riserva azioni proprie |
122.400 |
|
Giro a riserva indisponibile |
PERDITA D’ESERCIZIO
/0 Commenti/in Contabilità generale, RAGIONERIA /da adminCOPERTURA DI PERDITE D’ESERCIZIO
Il trattamento della perdita è disciplinato dagli articoli 2446 e 2447 del Codice Civile, per quanto riguarda le società per azioni, e dagli articoli 2482-bis e 2482-ter per le società a responsabilità limitata.
Se la perdita è inferiore a 1/3 del capitale,si parla di riduzione facoltativa. L’assemblea dei soci può decidere di ridurre immediatamente il capitale sociale, di riportare a nuovo la perdita oppure definire la relativa copertura. In quest’ultimo caso, posso essere utilizzati:
- versamenti in conto capitale effettuati in precedenza;
- versamenti a copertura perdite cioè una riserva di capitale costituita, di norma, dopo aver rilevato una perdita;
- versamenti a fondo perduto per cui non vi è l’obbligo di rimborso;
- rinuncia da parte dei soci ad eventuali crediti vantati verso la società trasformando così il finanziamento in vero e proprio apporto di capitale.
Esercizio
Una Srl, con capitale sociale di 500.000 euro (sottoscritto in parti uguali tra quattro soci) e una riserva straordinaria di 25.000 euro, ha chiuso l’esercizio n con una perdita di 75.000 euro che viene rinviata al futuro. Persistendo le condizioni sfavorevoli di mercato, anche l’esercizio n+1 si chiude con una perdita di 50.000 euro. Nei primi giorni del mese di gennaio dell’esercizio n+2, viene deciso di coprire la perdita in sospeso e la perdita dell’esercizio n+1, come segue:
-
25.000 euro con utilizzo della riserva volontaria;
-
100.000 euro con reintegro da parte dei soci in proporzione alle quote di partecipazione al capitale sociale.
Contestualmente i soci versano quanto dovuto nel c/c bancario intestato alla società.
Svolgimento
Data |
Conti |
Dare |
Avere |
31/12/n |
Perdita d’esercizio |
75.000 |
|
31/12/n |
Conto di risultato economico |
75.000 |
|
Rilevata perdita d’esercizio al 3/12/n |
|||
31/12/n |
Perdita a nuovo |
75.000 |
|
31/12/n |
Perdita d’esercizio |
75.000 |
|
Rinviata la perdita d’esercizio |
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31/12/n+1 |
Perdita d’esercizio |
50.000 | |
31/12/n+1 |
Conto di risultato economico |
50.000 | |
Rilevata perdita d’esercizio al 3/12/n+1 |
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15/01/n+2 |
Riserva Straordinaria |
25.000 | |
15/01/n+2 |
Soci c/reintegro |
100.000 | |
15/01/n+2 |
Perdita d’esercizio |
50.000 | |
15/01/n+2 |
Perdita a nuovo |
75.000 | |
Copertura perdite mediante utilizzo riserva disponibile e reintegro soci |
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15/01/n+2 |
Banca c/c |
100.000 | |
15/01/n+2 |
Soci c/reintegro |
100.000 | |
Versamento soci per reintegro perdite |
